Come valutare un buon sito internet
Ho voluto scrivere questo articolo per analizzare, a distanza di un anno dalla sua realizzazione, il mio sito web, valutandolo attraverso i dati, i numeri e le informazioni, che qui vi riporto.
Come capire se un sito web raggiunge gli obiettivi di realizzazione?
Molti anni fa ho conosciuto, tramite Twitter, Simone Bennati, conosciuto nel web come Bennaker e ho iniziato a leggere tutti i suoi articoli. Ricordo di una pubblicazione, esattamente questa, dove scrive la sua analisi dei risultati ottenuti dalla sua presenza online a distanza di 6 mesi.
Finito di leggere l’articolo ho pensato: interessante, ecco una persona che ha capito l’importanza di tracciare i dati e i risultati del proprio sito a distanza di tempo per poter fare un’analisi costruttiva di cosa si è ottenuto in 12 mesi.
Da questo articolo di Simone Bennati ho quindi preso spunto, inserendo le mie osservazioni su cosa è importante guardare per capire se il tuo sito web sta andando nella giusta direzione ed eventualmente cosa correggere.
Come prima cosa vediamo la mia personale classifica dei post più letti e condivisi e poi passiamo ad un altro tipo di dati.
I post più condivisi nei social network
- I trend del digital marketing
- Trend del web design
- Quanto contano i colori nel digital marketing
- Like a girl: campagna pubblicitaria
- Statistica dei coupon buono sconto
- Restyling del logo
Le pagine più lette nel sito
- La home page!
- La pagina dedicata alla grafica
- Pagina dedicata si siti
- Pagina dedicata la branding
- Http e Https perché usare un protocollo sicuro
- Contatti
- Cosa vuol dire fare branding
- Blog
- I trend del digital marketing
- Chi sono
Pagine che hanno convertito meglio
Uno dei primi aspetti da porre in analisi è sicuramente da dove gli utenti sono arrivati e cosa hanno cliccato.
Da Luglio 2019 ho iniziato a monitorare cosa cercano gli utenti quando arrivano nel mio sito, ecco cosa simpaticamente ho scoperto (grazie ad un setting di analitica molto approfondito)
Gli utenti entrano nel sito principalmente cercando il mio nome e cognome (Simone Longato), seguito poi dai principali servizi che offro: studio di grafica, siti web, restyling del logo, e branding.
Questi sono i servizi che fornisce il mio studio e queste sono le chiavi di ricerca con le quali maggiormente gli utenti entrano nel sito.
In seconda battuta approfondiamo con questi dati:
La maggior parte degli utenti che entrano nel mio sito dopo aver digitato il mio nome e cognome, poi proseguono la navigazione sulla pagina dedicata al servizio “grafica” seguita dalla pagina realizzazione siti web. Da questi primi dati già vedo che ho intrapreso la direzione giusta per lavorare sulla mia presenza online.
Altra analisi interessante è la seguente:
Gli utenti che sono arrivati a leggere i miei contenuti, secondo Google Analytics, sono per la maggior parte approdati grazie al posizionamento organico (cioè senza campagne a pagamento) del sito.
Nel grafico vi è riportato: 3200 utenti dalla ricerca organica (Organic search), 1500 utenti da traffico diretto, 800 utenti da altro (??!!) e solamente 368 persone dai social network.
Ma come è possibile vedere così pochi utenti dai social network?
Sono certo che anche molti di voi si pongono la stessa domanda, se analizzano i dati e spesso non coincidono con i dati analitici che ci forniscono i social network.
Se c’è stata una lavorazione lato social media, è possibile che Facebook mi segni 300 utenti e il mio tool di analitica interna mi segnali numeri molto minori?
La risposta è semplice (ma non sarà esaustiva, nel caso dedicherò un articolo a parte :)
In sintesi è necessario saper impostare determinati parametri per avere dati più precisi del traffico proveniente dai Social Media, altrimenti risulteranno falsati e sottostimati.
Google Analytics, tool che uso per monitorare le performance del mio sito, è uno strumento offerto gratuitamente da Google, e come ben sappiamo, quando qualcosa è gratuito, il frutto dei quattrini siamo noi che utilizziamo quel determinato servizio.
Quindi per avere dei dati più accurati ho impostato per bene l’analitica del mio sito per poter così ottenere i migliori dati possibili e poter fare delle scelte oculate sulla mia strategia online.
Questo è il grafico che mostra i VERI accessi dai social network:
540, non il doppio ma quasi, rispetto a prima. E i miei sono numeri anche piccoli, figuriamoci quelli di una PMI o attività più strutturata.
Altra nota, con questa tipologia di setting non è possibile tracciare qualsiasi cosa, quindi i dati sono sicuramente da considerare superiori.
Poi volevo farti vedere quest’ultimo dato, molto interessante: le conversioni.
Ogni sito, quando è online, ha un suo obiettivo (o più obiettivi), in base a questo (o questi), è necessario monitorare da quale fonte di traffico arrivano le persone che completano l’obiettivo.
Da questi dati vediamo: prima Google (molto bene), poi c’è Facebook, email e Twitter.
Successivamente troviamo due motori di ricerca minori come il bellissimo Duck Duck Go e Bing.
Solo poi troviamo LinkedIn.
Ecco, sarò breve:
- Twitter non è morto, come confermano questi dati.
- Il web non è tutta pubblicità: non ho eseguito campagne pubblicitarie, al massimo qualche piccola sponsorizzazione dei contenuti, ma siamo sull’ordine dei 50 euro in un anno.
Però, ecco il però:
Per seguire il progetto del mio sito ho dedicato in ore:
- 210 ore al sito
- 150 ore per la presenza nei social media
I risultati si vedono e sono felice. Chi pensa che per seguire un sito sia necessario solo poco tempo o che si possa fare tutto da soli si sbaglia moltissimo: con me ha collaborato un team.
Grazie a chi ha visitato e letto il mio sito. A giudicare dal tempo di permanenza medio (2:51 minuti), e dai visitatori totali, avete trascorso 23.500 ore a visualizzare i contenuti e solamente la metà di voi sono usciti dopo aver visto la prima pagina.
Quindi grazie ancora, cercherò di mantenere questo standard :D
Se hai suggerimenti, idee o vuoi semplicemente dirmi qualcosa ti aspetto nei commenti, nei social o via email.
Buona lettura!
Come valutare le perfomance di un sito web ha come valutazione:
Ultimo Aggiornamento: 2 Luglio 2023
Pubblicato il: 9 Settembre 2019
Ciao collega, ho trovato per caso questo tuo articolo e lo commento volentieri. Io ho una visione completamente diversa, per valutare le performance di un sito web guardo le conversioni. Logicamente esistono N variabili da tenere conto ma alla fine della fiera l’obiettivo di un e-commerce è vendere prodotti, quello di un idraulico è ricevere contatti profilati, quello di un blog è di dare le risposte che un utente sta cercando. Abbiamo clienti con siti che fanno dalle 5 alle 10 visite al giorno ma convertono molto di più rispetto ad altri che ne hanno 300. La cosa più importante in tutti questi anni che ho imparato è che non ci sono due aziende uguali e che la user experience è uno degli aspetti più sottovalutati dai web designer. Questo non vuol dire che sia sbagliato analizzare i numeri di un sito ma questo esercizio va integrato con il rapporto delle conversioni altrimenti resta fine a sè. Ovviamente questa è una mia opinione personale ma spero ti abbia fatto piacere conoscere il mio punto di vista. Buon lavoro!
Ciao Riccardo, ma in realtà abbiamo detto la stessa cosa. Ti cito la frase e c’è anche una immagine che testimonia le conversioni:
Se ho scritto in qualche punto che è assolutamente necessario avere tanti accessi al sito per poter convertire, ti chiedo di indicarmi dove, perché ovviamente sono ben consapevole delle dinamiche del web ed è sempre meglio la qualità alla quantità. Questa è solamente una mini analisi di una strategia attuata di perfomance in ambito di posizionamento nei motori di ricerca, quindi ho riportato i numeri che ho trovato nei miei account di analitica.
Grazie per il commento e alla prossima.