Che marchio/brand sei? Che marchio ti appartiene di più? Dipende dalla tua età!
Verrebbe da pensare che la scelta sia abbastanza soggettiva, ma questa scelta viene anche influenzata da molteplici fattori che ci fanno inevitabilmente scegliere un marchio al posto di un altro brand.
Vediamo quali sono i brand più influenti al mondo.
Che brand ti identifica?
La fiducia e l’affidabilità del prodotto / servizio è sicuramente una leva molto importante, ma con il passare del tempo il legame che fa da collante tra il brand e il consumatore è un legame identitario:
praticamente ci si identifica in un determinato marchio per come lui si propone, per quali valori riesce a veicolare… per il “brand” che ci fa percepire!
Scopri perché è importante fare branding
Come si sceglie un marchio?
Ipsos svolge ormai da 6 anni la sua indagine globale “The Most influencial Brands”, che ogni anno scatta una fotografia della relazione instaurata tra i brand e le persone e di come l’identità di marca influenza i consumatori.
Nello specifico la ricerca de 2018 ha indagato in quali modi un brand è in grado di rafforzare la sua influenza permettendo così ai consumatori di sentirsi rappresentati dalle marche.
In altri termini come le persone esprimono la loro identità attraverso quella del brand che scelgono e da cui si sentono rispecchiati.
La classifica dei brand del mondo più influenti in Italia 2019
Il report annuale dei brand italiani più forti e riconoscibili nel mercato targato Brand Finance, uscito a maggio 2019
La classifica del 2019 è incentrata sulla analisi molto difficoltosa tra marketing e bilanci, andando a evidenziare chi, e come, è riuscito a massimizzare gli investimenti in termini di marketing avendo poi un riscontro oggettivo sulle vendite, quindi nei profitti.
Sebbene i principali marchi nazionali abbiano un rating molto forte, è necessario sottolineare che le perfomance delle marche italiane non riescono a recuperare il gap che c’è, ad esempio, con i brand tedeschi: questo è di 4 volte superiore.
Sorte simile si ha con il paragone con i brand francesi e spagnoli.
Questo è dovuto da diversi fattori che limitano i brand nazionali:
- La dimensione medio piccola dei brand italiani (il mondo delle PMI) limita notevolmente gli investimenti strategici
- Si ha una minore capacità di creare una propria influenza presso i loro clienti
Tutto questo genera una limitazione nel prezzo e quindi meno marginalità.
Ciò che guida gli acquisti, sia nel B2B, sia nel B2C, è la marca: maggiore sarà la reputazione e l’immagine che una attività riesce a trasmettere, maggiore sarà il volume e il prezzo di vendita del prodotto o servizio.
Emerge quindi che le imprese italiane hanno la necessità di investire di più nella proprio immagine e nella reputazione per poter così incrementare il fatturato.
La marca è uno dei principali driver degli acquisti sia tra i clienti business sia consumer: migliore è l’immagine e la reputazione che le aziende riescono a trasmettere maggiore è il volume e il prezzo di vendita che si riesce a spuntare. Pur essendo la qualità dei prodotti e la pubblicità fattori rilevanti per l’immagine è importante sottolineare ciò che conta veramente, è l’esperienza complessiva dei clienti.
Massimo Pizzo. Managing Director, Brand Finance Italy
In Italia chi cresce?
I brand nella top 10 italiana sono:
- Eni
- Enel
- Gucci
- Tim
- Ferrari
- Poste Italiane
- Generali
- Intesa San Paolo
- Prada
- Ray Ban
Mentre i 10 brand più forti sono:
- Ferrari
- Prada
- Lamborghini
- Gucci
- Bottega Veneta
- Moncler
- Ferrero
- Versace
- Nutella
- Poste Italiane
Proprio il Gruppo Poste è il brand italiano (settore finanziario, non di logistica) che ha maggiormente incrementato il valore assoluto anno su anno per la sua affidabilità, cosa non così scontata guardando il reparto “postale”.
Scarica qui il report completo, realizzato da Brand Finance
Se sei curioso/a, qui ho anche caricato il report mondiale di autorevolezza dei brand (sempre per il 2019, le prime 500 posizioni)
La classifica dei brand del mondo più influenti in Italia 2018
Per determinare questa classifica si sono presi in esame alcuni punti:
- Come la marca coinvolge i consumatori (Engagement)
- Come il brand è capace di innovare e di creare delle tendenze (Leading Edge)
- Riesce a trasmettere fiducia e affidabilità? (Trustworthy)
- Ha un ruolo sociale? (Corporate Citizenship)
- Che presenza ha nel mercato (Presence)
Sono state prese in esame 100 marche, sul territorio nazionale e con un campione di 4552 italiani, lo scopo era capire quali brand sono riusciti a influenzare le scelte di vita dei consumatori, quello che è emerso è che i marchi che hanno creato servizi personalizzati riservando ampia scelta personale per l’utilizzo e il campo d’azione spiccano per preferenza da parte dei consumatori.
Cosa è emerso da questa indagine:
La capacità di risolvere nel minor tempo possibile una esigenza specifica ha visto trionfare Amazon, spodestando Google per la prima volta.
Due new entry come PayPal e Ikea rendono la classifica ancor più interessante, mentre rimangono fuori le realtà che sono nel settore food, salvo nella classifica Italiana dove troviamo due noti marchi di formaggio.
L’aver costruito negli anni un forte legame con i consumatori diventa quindi di vitale importanza per una realtà, andando a strutturare prima un buon prodotto e servizio e poi costruendo questa relazione tassello dopo tassello, ogni giorno grazie all’utilizzo di strategie di branding, grazie ai social media e grazie a tutte quelle azioni di marketing volte a rendere performante un marchio.
Infine ci sono i social network che hanno cambiato il mondo di comunicare, aiutando (chi ha avuto la lungimiranza di utilizzarli) a stringere un legame più profondo con le persone, trovare vie di dialogo, informare e confrontarsi con il pubblico.
Osservando la classifica suddivisa per generazione emergono altre interessanti analisi:
- in base alla generazione le marche di riferimento cambiano;
- tra i più giovani si utilizza più Instagram di Facebook (ma entrambi nella top ten);
- Google è tra il 1° e 2° posto per tutte le generazioni, WhatsApp è davvero importante per le nuove generazioni, ma molto meno per i millennials e oltre.
Qui la classifica suddivisa per fascia età.
Generazione Z (15-21 anni): preferenze brand
- Amazon
- YouTube
- Samsung
- Apple
- Microsoft
- Nutella
Millenials (22-35 anni) preferenze di marca
- Amazon
- PayPal
- YouTube
- Apple
- Samsung
- Microsoft
- Visa
Generazione X (36-52 anni) preferenze di brand
- Amazon
- PayPal
- Apple
- Visa
- MasterCard
- Nutella
- Samsung
Boomers (53-71 anni) preferenze di marca
- Amazon
- PayPal
- Parmigiano Reggiano
- Microsoft
- IKEA
- Grana Padano
- Samsung
“I risultati evidenziano in maniera inequivocabile come il successo di un brand passi attraverso la sua capacità di sapersi modellare e adattare a seconda delle specifiche richieste del consumatore. Cerchiamo brand a cui ispirarci, in cui identificarci, che sappiano parlare un nostro personale linguaggio fatto di valori e simboli condivisi”
Nicola Neri Amministratore Delegato Ipsos
Tutto questa analisi è utilissima per ogni tipologia di attività, dalle più grandi catene menzionate, al piccolo negozio sotto casa e ci illustrano come, in base al proprio target, gli strumenti e i brand di riferimento cambiano.
Perché non accettare pagamenti tramite PayPal anche nei piccoli negozi?
Video: The Most Influential Brands 2018: siamo le marche scegliamo
Scarica qui il report completo dei brand più influenti in Italia nel 2018
Analisi curata da Ipsos
I brand del mondo più influenti in Italia ha come valutazione:
Ultimo Aggiornamento: 2 Luglio 2023
Pubblicato il: 15 Luglio 2019