Femvertising: chi, cosa, come, dove e perché

Femvertising definizione e significato

Femvertising: significato e definizione

Femvertising cos’è? Significato e definizione del femvertising

Il neologismo femvertising, fusione delle due parole inglesi female (femminile) e advertising (pubblicità), indica una forma di pubblicità mirata a celebrare, promuovere e sostenere l’emancipazione delle donne.

Sapevi che le origini del femvertising risalgono al movimento femminista degli anni ’60 e ’70?

In quegli anni le donne iniziarono a lottare per i propri diritti e a chiedere una rappresentazione del genere femminile più accurata e rispettosa nei media, compresa la pubblicità.

Oggi il termine femvertising ha guadagnato maggiore rilevanza e visibilità, in risposta alla nostra crescente consapevolezza riguardo agli stereotipi di genere.

Ma in pratica cos’è questo femvertising?

Donne da stereotipi a sovranità: ecco come il femvertising ha ridefinito il marketing moderno

Più che semplici annunci commerciali, le campagne femvertising sono veicoli di messaggi potenti che sfidano qualsiasi opinione rigidamente precostituita e generalizzata e promuovono l’uguaglianza delle donne.

Insomma, mirano a smantellare le barriere strutturali e culturali che impediscono alle donne di esercitare pienamente i loro diritti e di partecipare su un piano di parità con gli uomini in tutti gli aspetti della vita.

Femvertising e femminismo

Il femvertising dalle radici alla pubblicità moderna

Femvertising e femminismo

Femvertising la pubblicità femminista

Il femvertising si inserisce in un contesto caratterizzato dall’evoluzione della pubblicità moderna e dal crescente impatto del movimento femminista.

Cos’è successo effettivamente?

Le campagne pubblicitarie tradizionali perpetuavano messaggi dannosi e limitanti sul ruolo ed il valore delle donne nella società.

Donne rappresentate come oggetti sessuali o figure passive, concentrate principalmente sul loro aspetto fisico o sui lavori domestici.

E, ancora, uomini ritratti come figure dominanti e razionali rispetto al sesso femminile.

Esempi di pubblicità maschiliste

Esempi di pubblicità considerate maschiliste

Poi è arrivato l’attivismo femminista.

Questo, e l’aumentare della consapevolezza sociale riguardo alle questioni di genere, ha portato ad una graduale trasformazione del panorama pubblicitario verso una maggiore diversità, inclusione e rappresentatività.

Così, molte aziende hanno cominciato a riconoscere l’importanza di rappresentare le donne in modo più autentico e inclusivo nelle loro campagne di vendita.

Stereoptipi di genere nella pubblicità

Ecco quindi che hanno riconsiderato le proprie strategie pubblicitarie, abbracciando il femvertising come strumento per promuovere messaggi di emancipazione femminile e rompere gli schemi tradizionali [approfondimento: a cosa serve la pubblicità].

Un cambiamento motivato solo da considerazioni etiche?

Diciamo che ha avuto il suo perché anche il desiderio delle aziende di raggiungere un pubblico più vasto e diversificato, tenendo conto delle preferenze e dei valori dei consumatori moderni.

Il femvertising, dunque, si pone al crocevia tra pubblicità e attivismo sociale, offrendo alle aziende l’opportunità di promuovere i propri prodotti, e di partecipare attivamente alla promozione del progresso sociale e dell’uguaglianza di genere.

5 ragioni per cui le aziende adottano il femvertising

Le aziende adottano il femvertising guidate da una serie di motivazioni strategiche, etiche e di mercato.

E lo fanno perché riconoscono il suo potere nel plasmare atteggiamenti e comportamenti sociali.

Ora ti spiego nel dettaglio 5 di queste ragioni:

  1. Risposta alla richiesta di autenticità e inclusività: le persone vogliono vedere rappresentazioni reali di se stesse e delle loro comunità; il femvertising risponde a questa esigenza, in quanto consente alle aziende di connettersi in modo più significativo con il proprio pubblico.
  2. Miglioramento dell’immagine aziendale: adottare il femvertising può migliorare significativamente l’immagine di un’azienda, posizionandola come progressista, eticamente consapevole e impegnata nel promuovere l’uguaglianza di genere; ciò attira – e fidelizza – un pubblico che condivide valori simili.
  3. Incremento del coinvolgimento e della condivisione sui social media: le campagne di femvertising generano un elevato livello di coinvolgimento sui social media, perché le persone sono motivate a condividere contenuti che riflettono valori positivi e inclusivi. Questa maggiore visibilità può tradursi in un aumento della consapevolezza del marchio e, potenzialmente, in un incremento delle vendite.
  4. Emergere in un mercato competitivo: adottare una strategia di femvertising permette alle aziende di differenziarsi con una narrazione di valore che esalta l’emancipazione femminile. Tale strategia può attrarre segmenti di mercato specifici, in particolare quei consumatori che valorizzano la diversità e l’uguaglianza di genere.
  5. Rispondere alle aspettative dei dipendenti e attrarre talenti: le aziende che adottano il femvertising dimostrano un impegno verso l’uguaglianza di genere sia esternamente che all’interno della propria cultura aziendale. Ne consegue che l’azienda: diventa più attraente per i talenti in cerca di un ambiente di lavoro inclusivo e progressista; ha più aspettative di trattenere i dipendenti esistenti.

Esempi significativi di femvertising

A questo punto ti starai chiedendo come si mette in pratica il femvertising. Ecco tre esempi storici significativi subito pronti per te.

Like a Girl di Always

like a girl campagna pubblicitaria femvertising

Esempio di campagna pubblicitaria femvertising “like a girl”

Questa campagna è stata lanciata nel 2014 con l’obiettivo di ribaltare il significato negativo associato all’espressione like a girl (come una ragazza), trasformandolo in uno di forza e determinazione [approfondita anni fa in questo mio articolo].

Always ha immediatamente catturato l’attenzione del pubblico attraverso il video Like a Girl che mostra come le ragazze prima della pubertà si sentano forti e sicure di sé, utilizzando gesti e movimenti pieni di fiducia.

Ma poi, con l’adolescenza, subentra un calo di autostima a causa della percezione negativa associata al fare le cose “come una ragazza”.

Always mette in evidenza questa disparità per promuovere un cambiamento culturale, affinché il concetto di like a girl non sia più associato a debolezza o inferiorità, ma piuttosto a forza e valore.

La campagna promuove un futuro in cui le donne si sentano sicure di sé e non percepite come il sesso debole: questa comunicazione si rivolge al target di Always ma stimola anche un dibattito sociale più ampio sulla percezione di genere e sulla valorizzazione delle donne nella società.

Dove Real Beauty Sketches

Dove Real Beauty Sketches

Dove Real Beauty Sketches

Real Beauty Sketches è un esempio di femvertising che ha catturato l’attenzione di milioni di persone in tutto il mondo. La campagna di Dove incoraggia il messaggio “Sei più bella di quello che pensi”, affrontando il tema della percezione distorta della propria bellezza, influenzata dagli stereotipi irrealistici promossi dai media.

Di cosa si tratta? Un ritrattista forense dell’FBI ha chiesto a delle donne di descrivere il proprio aspetto, creando poi dei ritratti basati su queste descrizioni. Ha chiesto in seguito una seconda descrizione della stessa persona a degli estranei: il risultato è un ritratto completamente diverso.

Dove Real Beauty Sketches femvertising

Il video della campagna mostra le reazioni delle donne quando vedono i due ritratti, evidenziando il contrasto tra la loro percezione negativa di sé stesse e la visione più positiva degli estranei.

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[fonte Dove]

Fearless Girl di State Street Global Advisors

femvertising esempio

Femvertising l’esempio

La campagna Fearless Girl lanciata nel 2017, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, ha visto come protagonista la statua di una ragazza in atteggiamento di sfida che simboleggia il coraggio e la determinazione femminili nel mondo degli affari. Oggi la statua è installata di fronte alla borsa di Wall Street.

Questo esempio di femvertising è stato un successo virale che ha ricevuto numerosi premi per il suo impatto visivo ed il messaggio potente. Cosa più importante, ha sollevato discussioni sui ruoli di leadership delle donne e sull’importanza della diversità nelle aziende.

Fearless Girl di State Street Global Advisors

[fonte: State Street Global Advisors]

Impatto sulle percezioni dei consumatori

Ora che hai visto degli esempi, probabilmente hai la curiosità di sapere quale sia stata la percezione che hanno avuto i consumatori.

L’impatto è stato significativo perché le strategie messe in atto sono state innovative e coinvolgenti.

Molte di queste campagne hanno contribuito a cambiamenti reali nella mentalità collettiva, incoraggiando sia una maggiore accettazione della diversità che una riduzione dei canoni di bellezza imposti dai media.

E cosa più importante, hanno dimostrato che il femvertising può essere eticamente gratificante ma anche commercialmente redditizio, poiché le aziende che abbracciano valori inclusivi e progressisti spesso attraggono un pubblico più ampio e fedele.

Strutture logiche del femvertising

Strutture logiche del Femvertising

Strutture logiche del Femvertising

Le pubblicità del femvertising sono progettate per ispirare, educare e motivare il pubblico ad essere agente di cambiamento nella lotta per l’uguaglianza di genere.

Sono casuali?

Certamente no: si basano su diverse strutture logiche di cui adesso esploriamo 5 elementi chiave:

  1. Rappresentazione autentica: le pubblicità femvertising tendono a rappresentare donne autentiche, mostrandole nel loro reale aspetto, età, cultura, etnia, orientamento sessuale e situazione socio-economica. Questa rappresentazione inclusiva contrasta con gli stereotipi di bellezza e perfezione promossi dalla pubblicità tradizionale e promuove l’accettazione di sé.
  2. Narrativa empatica: molte campagne femvertising utilizzano narrazioni empatiche per connettersi emotivamente con il pubblico. Raccontano storie di sfide superate, di coraggio e di forza interiore, ispirando le donne a sentirsi capaci di raggiungere i propri obiettivi personali e professionali.
  3. Ribaltamento degli stereotipi: il femvertising spesso ribalta gli stereotipi di genere tradizionali mostrando donne in ruoli non convenzionali, o sfidando le aspettative sociali riguardo ai comportamenti femminili. Un tale approccio aiuta a cambiare la percezione della società sulle capacità e sui ruoli delle donne nella vita quotidiana e professionale.
  4. Messaggi di autostima: le pubblicità femvertising spingono le donne a sentirsi sicure di sé e a riconoscere il proprio valore e potere personale; incoraggiano l’autostima, l’assertività e la fiducia nelle proprie capacità.
  5. Coinvolgimento attivo: molte campagne femvertising coinvolgono attivamente il pubblico, invitando le donne a condividere sui social media le proprie storie, esperienze e Questo crea un senso di comunità e solidarietà femminile e amplifica il messaggio di emancipazione.

Strategie di diffusione e comunicazione

Le aziende utilizzano strategie multicanale per massimizzare l’impatto delle loro campagne e raggiungere un pubblico più ampio e diversificato.

Quali sono i canali più sfruttati? Adesso te lo dico:

  • Televisione e cinema: molte campagne femvertising vengono lanciate attraverso spot televisivi e trailer cinematografici, così da raggiungere milioni di spettatori in tutto il mondo e influenzare le opinioni del pubblico su scala globale.
  • Social Media: i social media sono un terreno fertile per il femvertising perché consentono alle aziende di interagire direttamente con il proprio pubblico e incoraggiare la condivisione virale delle loro campagne di promozione aziendale.
  • Internet e blog: le campagne femvertising spesso vengono supportate da contenuti online, tra cui articoli, blog e pubblicazioni digitali; sono canali ideali per approfondimenti tematici e per coinvolgere il pubblico in discussioni sulla parità di genere.
  • Eventi: molte aziende organizzano eventi dal vivo per promuovere le loro campagne e coinvolgere il pubblico in modo più diretto, offrendo un’esperienza immersiva che amplifica il messaggio lanciato con il femvertising. Ad esempio: manifestazioni pubbliche, conferenze, mostre d’arte o workshop.

Critiche rivolte al femvertising

Come in tutte le cose, c’è chi se ne approfitta. E così il femvertising ha anche ricevuto una serie di critiche nel corso del tempo, legate principalmente allo sfruttamento da parte di alcune aziende opportuniste.

Se hai la curiosità di sapere cos’è successo, eccoti una panoramica delle critiche più popolari.

  • Commercializzazione: una delle principali critiche rivolte al femvertising riguarda la sua tendenza a commercializzare l’emancipazione femminile, sfruttando i temi del femminismo e dell’uguaglianza di genere per fini commerciali, senza impegnarsi attivamente nella causa o apportare cambiamenti significativi nelle proprie politiche aziendali o nella catena di approvvigionamento.
  • Incoerenza: una critica correlata è l’accusa di ipocrisia, dove aziende che adottano campagne femvertising non riflettono questi valori nelle loro pratiche interne, come la parità di retribuzione, le opportunità di avanzamento per le donne e le condizioni di lavoro equo. La disconnessione tra il messaggio pubblicitario e la realtà aziendale può minare la credibilità delle campagne e dell’azienda stessa.
  • Superficialità: il femvertising potrebbe ridurre questioni complesse a semplici slogan o immagini accattivanti, banalizzando le lotte femministe e riducendo l’emancipazione ad un concetto che può essere facilmente venduto e consumato.
  • Greenwashing di genere: analogamente al greenwashing (ecologismo di facciata, fonte Wikipedia), dove le aziende si presentano ingannevolmente come ambientaliste, il femvertising può cadere nella trappola del gender washing (femminismo di facciata), promuovendo un’immagine di sostegno alle donne che in realtà non corrisponde alle pratiche aziendali.

Consigli pratici per le aziende che vogliono fare femvertising

Ora che hai visto le logiche del femvertising e le trappole in cui le aziende possono cadere, ti dò 5 consigli pratici per poter adottare una strategia autentica e rispettosa, che non sfrutti il movimento femminista.

  1. Conduci una valutazione interna prima di lanciare una campagna di femvertising; valuta attentamente la cultura aziendale, le politiche di inclusione e diversità, l’impatto delle tue azioni sulle donne all’interno e all’esterno dell’organizzazione. Fai in modo che il messaggio della tua campagna sia in linea con i valori e le azioni della tua azienda.
  2. Coinvolgi le donne nei processi decisionali relativi alla tua campagna di femvertising; considera le loro esperienze, opinioni e preoccupazioni così da formulare un messaggio autentico che rispecchi esigenze reali, evitando cliché superficiali.
  3. Evita di sfruttare il movimento femminista a fini di lucro senza un vero impegno per il cambiamento sociale; vai oltre la pubblicità e impegnati attivamente nel supporto di cause femminili con azioni concrete. Ad esempio donazioni a organizzazioni che promuovono l’uguaglianza di genere, programmi di mentorship per le donne e politiche di inclusione sul luogo di lavoro.
  4. Utilizza i canali di comunicazione della tua azienda per educare il pubblico sulle questioni di genere e promuovere la consapevolezza su temi importanti come parità di retribuzione, violenza di genere, equità nelle opportunità.
  5. Accetta i riscontri del pubblico sulla tua campagna di femvertising; usa queste informazioni per migliorare continuamente il tuo impegno e rispondere in modo efficace alle esigenze delle donne.

Sfide e opportunità del femvertising

Dove troviamo il femvertising

In questo articolo hai letto che il femvertising offre un significativo potenziale per promuovere l’uguaglianza di genere e l’emancipazione femminile.

Ma perché non diventi semplicemente un’opportunità di marketing per sfruttare un trend, è essenziale una vera presa di coscienza da parte delle aziende.

Non basta affidarsi solo ai grandi team degli uffici di comunicazione; è necessario un impegno concreto e duraturo, che abbracci e promuova i valori del femminismo all’interno delle proprie organizzazioni e comunità.

Insomma, le aziende devono affrontare queste tematiche in modo autentico e responsabile, altrimenti, rischiano di rendere il femvertising un semplice strumento di marketing vuoto, anziché un veicolo di cambiamento sociale significativo.

E questo include l’adozione di politiche di uguaglianza di genere, il sostegno a iniziative per l’emancipazione femminile e l’impegno a migliorare la rappresentazione delle donne a tutti i livelli aziendali.

Quindi, se vuoi fare femvertising in modo corretto, trova il giusto equilibrio tra la vendita dei tuoi prodotti (marketing) e l’autentica promozione dell’emancipazione femminile (messaggio sociale).

Contattami per creare strategie di comunicazione per la tua azienda o per l’azienda dove lavori.

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